Tatiana Fokina / Sine Qua Non B20 2008 / Hedonism Wines

Durante il mio viaggio a Londra non poteva mancare la visita al Hedonism Wines, un tempio del piacere per tutti gli amanti del vino e della vita. Un negozio dove ciascuno, principiante o esperto trova quello che cerca: un ambiente rilassante, una consulenza professionale, enorme quantità di vini, annate vecchie, bottiglie rare e spesso anche uniche al mondo. Tatiana Fokina l’amministratore delegato dell’azienda ha raccontato che quest’autunno Hedonism Wines festeggia il suo quarto compleanno e guidandomi all’interno del negozio, ha risposto alle tre domande di wineterview.

  • Who: Mi chiamo Tatiana Fokina, sono di San Pietroburgo e ho una laurea in filologia ed attualmente abito a Londra. Il mercato nel Regno Unito è molto attivo e gli affari più importanti si fanno proprio a Londra. Proprio qua, nella capitale inglese, 6 anni fa ho conosciuto Yevgeny Chichvarkin, unico proprietario ed ideatore del Hedonism Wines e sono entrata nella sua squadra per creare il miglior negozio di vini al mondo. Era un’idea che ha scioccato e ha incuriosito molti. In realtà volevamo solo offrire ai clienti il meglio del meglio: la qualità, l’unicità, il servizio e la tempestività. e a nostro parere, nessuno prima di noi poteva proporle.
  • What’s your wine of the week: Un posto particolare nel mio cuore è riservato a Sine Qua Non, un’ azienda californiana di culto che produce vini stile Valle di Rodano usando quindi Syrah e Grenache come vitigni principali. Manfred Krankl, il proprietario della cantina ogni anno crea i vini con etichette, nomi e bottiglie diversi. Sine Qua Non B2 2008, uno dei vini che considero più edonistico, ha sull’etichetta Elaine, la moglie di Krankl, è un 100 % syrah, con il colore molto intenso ed al naso ricco di sentori di frutta molto matura, frutti di bosco, cioccolata. Questo è uno di vini che si “mangia”, da quanto è persistente, intenso, pieno e complesso. Posso passare una serata intera con un bicchiere di questo vino studiando le sue caratteristiche.
  • Where: Hedonism Wines Londra aperto nel 2012,  da quel giorno il numero delle etichette presenti sono raddoppiate, attuamente sono più o meno 10.000. Siamo alla ricerca continua di vini nuovi, ci mandano centinaia di samples ogni settimana e vi posso assicurare che nel negozio capitano solo i vini migliori. Abbiamo una squadra multinazionale di consulenti, tutti sommelier altamente qualificati. Cerchiamo sempre di stupire, di allargare orizzonti, di proporre al cliente un’alternativa a quello che beve di solito. Tra i nostri clienti ci sono tantissimi collezionisti ma siamo felici che la maggior parte di loro sono bevitori perché il vino è fatto per bere, per portare il piacere e un po’ di gioia nella vita. Questa è la filosofia del Hedosim Wines.

English summary. There was no way for me to miss a visit to Hedonism Wines, not just a wine shop but a temple of pleasure for all the wine and spirit lovers. It first opened in 2012 and it was destined to become the finest wine shop in the world. The slogan shocked and excited curiosity of many but only few people believed Yevgeny Chichvarkin, the founder of the Hedonism Wines would obtain his goal. This year Hedonism Wines celebrates its fourth birthday and it seems with the right team, the right motivation and approach everything is possible. In terms of assortment, rare vintages, speed, eficiency and professionality of the staff they seem to be the best indeed! Tatiana Fokina, the CEO of the company and Yevgeny’s right hand, guided me through the shop, showed me all the secret rooms and angles, and told me about her favorite wine, Sine Qua Non B2 2008, a 100% Syrah, very intence wine, with a rich ripe friut flavor and full body. The most hedonistic wine from SQN, the cult californian producer whoose fans rush to be subscribed to the waiting list to get a desired bottle.

more pictures

Gerard Menan/ Domaine Wardy Les Terroirs 2014 / Gordon’s Wine Bar

Quest’estate sono in giro per il mondo, subito dopo la Georgia sono capitata a Londra, la mia città preferita in assoluto. Come sempre, anche questa volta sono andata alla ricerca dei locali più interessanti, che a Londra sicuramente non mancano, anzi, c’è l’imbarazzo della scelta! Gordon’s, il più antico wine bar di Londra era da tanto nella mia lista dei posti da vedere. Gerard Menan, il manager del locale ha accettato la mia intervista e ha raccontato perchè questo posto è così speciale.

  • Who: Gerard Menan, sono francese, lavoro nel mondo della ristorazione da quando ho 19 anni. Mi è sempre piaciuto stare a contatto con la gente ed il lavoro da cameriere faceva proprio per me. 26 anni fa sono andato in Inghilterra per imparare l’inglese, trovando lavoro in un ristorante, il datore di lavoro mi ha dato la possibilità di crescere e sono rimasto a Londra, dove abito fino ad oggi. 16 anni fa sono entrato al lavoro da Gordon’s Wine Bar, faccio il manager in questo locale storico della città.
  • What’s your wine of the week: Abbiamo una vasta lista dei vini per ogni gusto. Negli ultimi tempi noto che i clienti sono disposti pagare leggermente di più per avere più qualità. In più, la gente sempre più spesso va alla ricerca dei vini particolari, provenienti dai vari parti del mondo. Prendiamo per esempio Domaine Wardy Les Terroirs 2014, prodotto in Libania, uno dei paesi con la storia vitivinicola più antica. E’ un blend di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cinsault e Shiraz, speziato al naso, con una bella struttura, tannini morbidi e discreta persistenza. Perfetto in abbinamento con la cucina libanese o italiana.
  • Where: Gordon’s Wine Bar, aperto nel 1975 al posto di un vecchio magazzino venuto in disuso dopo la deviazione del Tamigi. Nel mondo che cambia ogni secondo noi cerchiamo sempre rimanere come siamo, non è solo la questione degli interni antichi che ti trasportano indietro nel tempo… Gordon’s è un posto dove incontrare i vecchi amici, socializzare di persona lasciando per un momento da parte il telefono ed i social networks, bere un buon vino senza dover spendere troppo. L’80% dei vini presenti nella lista li serviamo al bicchiere. Il vino lo accompagniamo con i formaggi e hamburgers, la sera serviamo i tapas, e di domenica offriamo agli ospiti il famoso sunday roast, un arrosto di carne e verdura. Non serviamo la birra o altri alcolici, siamo fieri di essere un vero wine bar specializzandosi sul vino con un buonissimo rapporto qualità / prezzo.

English summary. I never thought this could actually go out from my mouth, but this year I’m travelling too much. Just after Georgia I came to London where I stayed for few weeks and had enough time to explore some interesting wine shops and bars. Gordon’s has been on top position of my own list of must see places as it is considered to be the oldest wine bar in London. I’ve emailed and asked for an interview and to my surprice almost immediatly got a reply from Mr. Gerard Menan, a manager of the place. I was impressed by the atmosphere of the bar, time seemed to have stood steel for a century or so. I also enjoyed a glass of Domaine Wardy Les Terroirs, a lebanese red wine blended from Cabernet Sauvignon, Merlot, Cinsault and Shiraz. Great structered wine with smooth tannins and long finish.

more pictures

Vaja Davitadze/ Marani Satsuri / Marani Hotel Batumi

Il popolo giorgiano è famoso per la sua ospitalità e accoglienza, feste e tavolate abbondanti durante i quali i brindisi ed il vino si uniscono nell’unico fiume che scorre e lascia lo spazio al sorriso, lunghe conversazioni, felicità e gioia dell’essere. Il vino ha un ruolo centrale nella ospitalità georgiana ma non è solo una bevanda alcolica con cui accompagnare le feste. E’ l’aspetto fondamentale della cultura e della storia del paese, una parte inseparabile dell’identità e della filosofia del popolo intero. Il vino è presente in tanti aspetti della vita quotidiana come religione, vari costumi, economia e addirittura la politica. Insomma è una bevanda sacra, come sono anche i “marani”, le cantine dove vanno sotterratte i kvevri e dove nasce il vino. Vaja Davitatze ha voluto costruire una dentro il suo albergo a Batumi, chissà quanto sono contenti i suoi ospiti!

  • Who: Sono Vaja Davitadze, nella mia vita ho fatto tanti mestieri nei diversi settori: dalla cultura alla politica. La viticoltura è stata da sempre la mia seconda professione perché il vino lo faceva già mio padre, prima ancora mio nonno, bisnonno ecc. In Georgia ci sono tantissimi piccoli produttori, quasi in ogni famiglia c’è una piccola cantina dove si produce vino per se e per gli amici. Nel nostro caso produciamo vino anche per i nostri ospiti che vengono a soggiornare nel nostro albergo Marani a Batumi, di cui sono il proprietario.
  • What’s your wine of the week: Il vino è una bevanda dell’amore, dell’amicizia, della saggezza, una bevanda che ci unisce e ci protegge. Sono felice, con l’aiuto del governo georgiano, di partecipare al programma di recupero di Satsuri (o Satsuravi) è un vitigno autoctono dimenticato nel tempo e quindi molto raro. Marani Hotel Satsuri è un vino prodotto in kvevri, ha una bella struttura, è ricco di profumi, intenso e fruttato in bocca.
  • Where: Cantina dell’Hotel Marani a Batumi. Il nostro albergo è operativo da 20 anni, mentre la cantina finita da pochissimo tempo, è la gioia della mia famiglia e dei nostri ospiti. Non è un’attrazione turistica, ma un vero e proprio laboratorio dove nasce il vino dall’uva proveniente dai vigneti che abbiamo fuori città. Nell’Adiaria montuosa coltiviamo i vitigni locali: tsolikouri, chhaveri e satsuri. A Kakheti invece, nella regione vitivinicola per eccellenza della Giorgia, coltiviamo saperavi, rkatsitelli e tavkveri. Proprio a Kakheti abbiamo prodotto un video che spiega e racconta il metodo tradizionale della produzione del vino kvevri che trovate alla fine di questo post.

English Summary. Georgians are famous for their hospitality. When I got to the abundantly served table for the first time, I thought I would never be able to stand up again. But the real danger was not the quantity of traditional dishes of all kinds, but the frequency of the toasting and glass refilling. Don’t underestimate the importance of wine for the Georgian lifestyle though… It is not just a party drink, it is crucial in everyday life and not forgetting aspects such as a religion, culture, history, national economics and even in politics. It is a sacred drink and “marani” (the wine cellars or the rooms where the qvevri vessels are stored) are extremely venerated. Vaja Davitadze has built his own marani in the ground floor of his hotel in Batumi, Georgia. His guests are happy to try all kinds of wine and to learn how is it made. I tried Hotel Marani Satsuri, an intense qvevri wine made from an ancient, autochthonous satsuri grape, which is now regaining its popularity.

more pictures

Bernardo Bianchi / Colle Bereto Il Tocco 1988 / Az. Agr. Colle Bereto

Sempre a Radda in Chianti, durante il weekend di Radda nel Bicchiere, ho partecipato alla degustazione delle vecchie annate del Tocco, un vino storico dell’azienda Colle Bereto. In una sala bellissima, sotto i lumi di candela io e altri colleghi sommelier, giornalisti e blogger abbiamo assaggiato la verticale dal 1983 al 1990. Non lo nascondo, è stata la mia prima esperienza nel degustare il vino così tanto invecchiato. Ho finalmente avuto la possibilità di vedere cosa succede dentro la bottiglia con il passare del tempo. Il primo vino proposto aveva la mia età, berlo, dopo 33 anni è stata una grandissima emozione!

  • Who: Mi chiamo Bernardo Bianchi e sono responsabile dell’azienda Collebereto di Radda in Chianti. Seguendo l’esempio di mio nonno, già a 11 anni decisi di diventare un agronomo, amo seguire la vigna e accompagnare l’uva nella sua crescita per poi vedere la sua trasformazione in cantina. Sono nato e cresciuto in Chianti, il vino l’ho sempre vissuto come una consuetudine, ho avuto la possibilità di appassionarmi al mondo del vino e restare nel territorio dove sono cresciuto e che amo profondamente.
  • Wine of the week: Abbiamo assaggiato la verticale del nostro Tocco e Colle Bereto Il Tocco 1988 è uno dei vini che mi ha appassionato di più per la sua eleganza e longevità. Proviene da un vigneto interessante, solo grandi appezzamenti e suoli così complessi (galestro) possano dare dei vini così longevi. Ha dei profumi gradevolissimi di cioccolata, caffè, speziatura interessante ma non invadente. Mi è piaciuto per la dolcezza del suo tannino, la freschezza ed un equilibrio sempre importante. All’epoca il Tocco era Sangiovese in purezza, poi, negli anni 90 il vigneto fu reimpiantato a merlot che anche oggi continua a dare dei vini eleganti, rotondi e longevi.
  • Where: Azienda Collebereto della famiglia Pinsauti. Quando sono arrivato 16 anni fa, c’era da ristrutturare l’azienda e con Franca e Lorenzo Pinsauti passo dopo passo, l’abbiamo portata a come è oggi. Il valore aggiunto è la posizione in cui si trovano i nostri vigneti (in tutto 60 ettari), intorno al borgo abbiamo quest’anfiteatro di vigneti che guardano a sud. L’uva più lontana si porta da 800 metri di distanza per arrivare in cantina nella maniera perfetta. Lavoriamo da tanti anni in modo più naturale possibile e produciamo Chianti Classico, Chianti Classico Riserva, Chiani Classico Gran Selezione, il Cenno e il Tocco che provengono da due singoli vigneti impiantati rispettivamente a pinot nero e merlot, un bianco da chardonnay e pinot bianco e uno spumante metodo classico da pinot nero. In tutto circa 80 mila bottiglie. I nostri clienti principali sono ristorazione e cliente privato. Lavoriamo un po’ in tutto il mondo ma Firenze e Siena sono due zone privilegiate, come sono i nostri locali a Radda in Chianti, Firenze e Tokyo.

English summary. Today I’d love to share with you some pictures and thoughts from one of the most exciting wine tastings I’ve ever partecipated to. It was a month ago, I was invited to the Colle Bereto winery from Radda in Chianti for the vertical old vintage wine tasting. We have tried some vintages from 1983 to 1990, it was my first experience, I couldn’t ever imagine what happens with the wine after being cooped up in the bootle for so many years! Bernardo Bianchi is a manager of the Colle Bereto, in his opinion Colle Bereto Il Tocco 1988 was on of the best samples, still alive, with complex chocolate and coffe flavors and sweet tannins. Back in time Il Tocco was made from 100 % Sangiovese grapes, after 1990 the vineyard was replanted to Merlot and nowadays the wine from this single vineyard has the same elegance, balance and aging potential. 

more pictures

Davide Bonucci / Monterinaldi Chianti Classico Riserva 1968 / Radda nel Bicchiere 2016

Un mese fa sono stata contattata da Davide Bonucci, il presidente e fondatore di Enoclub Siena, con la proposta di partecipare ad una degustazione dei vini di Radda in Chianti che anticipava Radda nel Bicchiere 2016, un evento storico del Chianti che ogni anno, all’inizio di giugno, attira tantissimi appassionati ed enocuriosi e offre loro la possibilità di scoprire i vini del territorio di Radda. Non potevo mancare!

  • Who: Mi chiamo Davide Bonucci, sono un’architetto. 15 anni fa mi sono appassionato del vino, prima come consumatore, poi ho fondato l’Enoclub Siena iniziando ad occuparmi di organizzazione di eventi, wine tour, rassegne e degustazioni tematiche. Il nostro scopo è approfondire e diffondere la cultura del vino e le eccellenze enogastronomiche in generale. Negli ultimi anni, in particolare mi sono concentrato sugli approfondimenti culturali, la promozione e la tutela del sangiovese e altri vitigni autoctoni, in prevalenza toscani. Tanti sono i progetti e le manifestazioni che affrontiamo in varie città italiane soprattutto tra Siena e Roma. Il più noto e importante si chiama Sangiovese Purosangue e coinvolge circa 100 aziende di varie regioni italiane.
  • What’s your wine of the week: Monterinaldi Chianti Classico Riserva 1968, un sangiovese assolutamente integro con un bel colore che denota l’età del vino ma nello stesso tempo assolutamente lucente e vivo. Al naso presenta i profumi terziari e ematici caratteristici del sangiovese, in bocca è sempre pieno e armonico. Monterinaldi è un’azienda storica della zona, nel corso degli anni ha conservato diverse vecchie annate ancora interessanti e quella del 1968 probabilmente è la migliore. 1968 è il mio anno di nascita, ero molto curioso e felice di poter condividere le emozioni con gli ospiti della degustazione.
  • Where: 21° edizione di Radda nel Bicchiere, la manifestazione durante la quale i produttori di Radda in Chianti si riuniscono per fare conoscere, spesso in anteprima i loro vini. Sono sei anni che sono coinvolto nell’organizzazione di questo evento e oggi sono molto contento di proporre vecchie annate (altra mia grande passione) di alcuni produttori di Radda. Per me è stata una conferma della tenuta nel tempo del sangiovese, della sua capacità di evolvere in bottiglia e dopo tanti anni stupirci con i suoi profumi ed il gusto sempre fresco e vivo. Tenere le vecchie annate in cantina rappresenta assolutamente una ricchezza per i produttori, una testimonianza della storia e qualità del prodotto. Valorizzare questo patrimonio è uno dei compiti del nostro club.

English summary. Every year, on the first weekend of June, Radda in Chianti opens its doors to all the wine lovers for the Radda nel Bicchiere, a big wine event that includes tastings, seminars and workshops. The event is organized with the help of the Enoclub Siena, a private association whose main goal is to promote and expand the culture of wine. The founder and chairman of the club is Davide Bonucci, who managed to put together an impressive number of wine labels for an extra-program old and new vintage wine tasting reserved for limited number of journalists and trade operators. I was lucky to be among the invited ones and taste some extraordinary new and old wines produced in Radda. Davide’s favorite was Monterinaldi Chianti Classico Riserva 1968, still vivid, full-bodied wine with typical aged Sangiovese flavors.

more pictures

Walter Lodali / Lodali Barbaresco Lorens / Az.Agr. Lodali Walter

Una mattina seguendo la Strada Romantica delle Langhe sono arrivata fino a Treiso (CN) per conoscere Walter Lodali, titolare dell’omonima azienda. Per la prima volta ho avuto la possibilità di assaggiare in un’unica degustazione le grandi denominazioni piemontesi  per annotare e capire meglio le differenze. Sono stata conquistata dai profumi fruttati ed intensi del Barbera, incuriosita dal colore scarico e quasi trasparente di un Barolo giovane per poi rimanere entusiasta del fantastico Barbaresco, ma ne parlerà meglio Walter nella nostra intervista:

  • Who: Sono Walter Lodali, titolare dell’Azienda Agricola Lodali Walter, rappresento la 3° generazione di produttori, seguendo le orme di nonno e papà.  Fin da piccolo partecipavo nella vita della cantina e da sempre ero certo di fare questo mestiere. Nel 1998 mi sono diplomato alla Scuola Enologica  di Alba e da lì è iniziato il mio percorso professionale. Negli ultimi anni abbiamo rinnovato la cantina ed inserito nuove pratiche enologiche ma sempre attenendosi alla tradizione e rispettando i metodi di una volta.
  • What’s your wine of the week: Dal 2005 usciamo con la linea Lorens (in piemontese Lorenzo), che ho voluto dedicare al mio papà che ho perso quando ero piccolo. E’ una linea dei nostri vini migliori e tra tutti c’è uno che mi piace in particolare: Lodali Barbaresco Lorens. Le uve per questo vino provengano da un vigneto vecchio 60 anni dove si pratica  diradamento drastico e quindi la produzione  di uva è molto bassa (circa 3500-4000 kg per 1 ettaro) e di qualità assoluta. Il vino viene affinato in tonneaux francesi per 2 anni e poi in bottiglie per 15 mesi. Barbaresco Lorens 2012 ha profumi complessi e fini, il gusto ricco e strutturato, è un vino che secondo me rappresenta di più il carattere ed il mio modo di essere.
  • Where: Azienda Agricola Lodali Walter, fondata nel 1938 dal mio nonno Giovanni. Ci troviamo nelle Langhe, esattamente a Treiso (CN), nella zona di Barbaresco. Abbiamo 14 ettari di vigneti di ns. proprietà (tra cui 3 ettari di vigneti nella zona di Barolo) e produzione di circa 60-65 mila bottiglie all’anno di tutti vini tipici della zona: Barolo, Barbaresco, Barbera, Nebbiolo, Dolcetto, Arneis, Moscato. Per degustarli invitiamo tutti gli enoapassionati a visitare la nostra cantina o uno dei nostri ristoranti a Treiso e Roddi.

English summary. I’ve received a lot of advices from my friends, real and virtual ones, on where to go and what to see in Piedmont.  This is how I got in touch with Walter Lodali, the owner of  the winery of the same name situated in Treiso (Province of Cuneo) and founded by Walter’s grandfather in  1938. At age 5 Walter lost his father Lorenzo and all the business was taken over by his mother Mamma Rita, a strong and corageous woman. Grown up and graduated at Enological school of Alba, Walter entered the company full of fresh ideas, one of them was to launch a new wine line called Lorens (Lorenzo in piedmontese), the winerie’s finest wine selection. Walter’s favorite is Lodali Barbaresco Lorens, the best quality grapes for this wine are coming from 60 years old vineyard. The wine is aged for two years in french tonneaux and for 15 month in the bottle. This wine has a fine complex nose and a reach persistant taste. Walter confesses that this Barbaresco is the wine that reflects his personality in the best way.

more pictures

Edoardo Ventimiglia / Sassotondo San Lorenzo Ciliegiolo/ Vignaioli della Maremma

Oggi parleremo di ciliegiolo, un vitigno tradizionale toscano, diffuso un po’ in tutte le regioni del centro Italia: in Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio ma anche in Puglia e in Liguria. Secondo alcuni studi il ciliegiolo è considerato il padre del sangiovese ma nonostante cioè, fino a poco tempo fa è stato completamente sottovalutato ed usato soprattutto nei blend per ammorbidire ed arricchire di profumi anche lo stesso sangiovese. Fortunatamente ci sono produttori come Edoardo Ventimiglia della cantina Sassotondo che credono nell’unicità di questo vitigno e hanno dimostrato che vinificandolo in purezza si ottengono vini eleganti e capaci di esprimere  al massimo il territorio.

  • Who: Mi chiamo Edoardo Ventimiglia, 26 anni fa insieme a mia moglie Carla Benini decidemmo di abbandonare la città e trasferirsi in campagna. Abbiamo acquistato un’azienda agricola a Pitigliano di 64 ettari e con solo 1 ettaro di vigneto. Piano piano abbiamo cominciato a trasformarla in un’azienda biologica, nel ’94 siamo diventati biologici certificati e nel ’97 siamo usciti con i nostri primi due vini: Bianco di Pitigliano ed il Ciliegiolo.  Perché  ciliegiolo?  Perché nella nostra vecchia vigna abbiamo trovato piante di ciliegiolo di 50 anni ed assaggiandolo abbiamo capito che questo sarebbe stato il progetto per la nostra azienda. Oggi abbiamo 10 ettari di vigneto, 70% di cui piantati a ciliegiolo ed il resto un po’ di sangiovese, merlot, teroldego, uve bianche tradizionali come trebbiano e greco con aggiunta di sauvignon. Dal 2007 facciamo agricoltura biodinamica non certificata, vinificazione avviene senza lieviti industriali, aggiungiamo la quantità minima di solforosa così da ottenere vini sempre nel rispetto della natura.
  • What’s your wine of the week: Sassotondo San Lorenzo Ciliegiolo Maremma Toscana IGT, ciliegiolo in purezza, vino simbolo dell’azienda, fatto con la migliore selezione di uve provenienti da un unico vigneto San Lorenzo. Affinato in botti grandi da 10 hl. per 24-30 mesi, ha un colore rubino intenso, all’olfatto dominano i profumi di ciliegia e pepe, in bocca si ritrova di nuovo la spezia e si chiude con grande persistenza gusto-olfattiva. E’ un vino che ci ha dato tante soddisfazioni e rappresenta un po’ la tradizione del ciliegiolo in Maremma.
  • Where: Agriturismo il Laghettodurante la seconda edizione di “Vignaioli della Maremma e dintorni”, un evento organizzato da un’azienda di distribuzione Vino Viaggiante per fare conoscere i propri prodotti ai clienti ed amici. I vini in degustazione erano tutti scelti nel rispetto della tipicità e della franchezza dei prodotti maremmani. Oltre ai vini  maremmani, gli ospiti avevano occasione di degustare alcuni prodotti dell’azienda marchigiana Ciù Ciù, certificata biologico e vegan. Tutto accompagnato da assaggi di prodotti tipici della zona.

English summary. This Monday I attended a wine event called “Vignaioli di Maremma” and tasted dozens of wines produced in Maremma, Southern Tuscany. The wine tasting was organized by a local distributor Vino Viaggiante so the clients and friends had an opportunity to taste newly released wines, meet the producers and have some fun. I thought it would be appropriate to dedicate a post to the Ciliegiolo grape so I asked Edoardo Ventimiglia, ciliegiolo wine producer from Pitigliano for an interview.  Ciliegiolo is a traditional Tuscan grape, nowadays planted also in Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria and Puglia. For a long time this grape variety has been underestimated and used as a minor component in the blends. Thanks to the producers such as Edoardo Ventimiglia and his wife Carla Benini from Sassotondo winery we all can taste and appreciate pure Ciliegiolo wine, their Sassotondo San Lorenzo Ciliegiolo has an intense ruby color, spicy flavors and  long, persistant finish.  Try it and you will fall in love with its uniqueness and capacity to express the terroir. 

more pictures

Luca e Giulitta Zamperini / Poggio Grande Sesterzo / Az. Agr. Poggio Grande

DOC Orcia è una denominazione rispettivamente giovane e piccola soprattutto se paragonata con i suoi confinanti, Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano. Difficile competere con vicini così potenti, ma la concorrenza salutare non ha mai fatto male a nessuno ed i produttori di Val d’Orcia lo sanno bene e sanno trarne un vantaggio. Per capirlo basta parteciare all’ Orcia Wine Festival che ogni primavera attira tantissimi appassionati promuovendo la denominazione con numerose iniziative, degustazioni, visite in azienda e cene a tema. Quest’anno anch’io ho colto l’occasione partecipando a questo evento per scoprire i vini della bellissima zona del Val d’Orcia. Iscrivendomi al wine tour, ho visitato due cantine, tra cui Poggio Grande, dove ho conosciuto Luca e Giulitta Zamperini.

  • Who: Sono Luca Zamperinini, la nostra famiglia gestisce l’azienda agricola da cinque generazioni, è un lavoro che richiede tanto impegno e sacrificio. Ho fatto di tutto per scappare da quell’ambiente ed occuparmi di altro e ci sono voluti ben 23 anni per  ritrovare quei valori che, se da giovane non apprezzavo, oggi non ne posso fare a meno. Sentivo proprio la mancanza delle mia terra e sono tornato anche per la passione del vino. Ho iniziato questa avventura per gioco che presto è diventato un lavoro vero e proprio. Credetemi, non c’è niente di più bello per un produttore, alla fine di tutti i lavori svolti in vigna ed in cantina, mettersi davanti ad un bicchiere ed a occhi chiusi sentire le emozioni che regala il tuo vino. E’ un prodotto vivo, va seguito e accompagnato in tutte le fasi della sua evoluzione, e per questo, fortunatamente c’è il prezioso aiuto di mia figlia Giulitta, il futuro dell’azienda.
  • What’s your wine of the week: Poggio Grande Sesterzo Orcia Rosso DOC è il nostro vino di punta, un sangiovese in purezza. Per produrlo viene raccolta l’uva migliore dai vigneti con l’esposizione più favorevole. Affinato 24 mesi nei botti di rovere francese, con profumi tipici del sangiovese e tannini precisi che lasciano una piacevole morbidezza al palato. Al di là delle caratteristiche tecniche, il vino ci da comunicazione, confronto con gli altri e deve essere capace di farci emozionare e sognare, Sesterzo è un vino creato con questo scopo.
  • Where: Siamo nell’Azienda Agricola Poggio Grande in Castiglione d’Orcia, uno dei cinque comuni che compongono la Val d’Orcia, patrimonio dell’ Unesco dal 2004. Ci troviamo a 480 m.slm., tutti crinali della collina sono impiantati a vigna, che io uso chiamare “l’arlecchino,” perchè a secondo della tipologia del terreno sono state piantate diversi varietà di vitigni: syrah, cabernet sauvignon, merlot e alcuni vitigni bianchi francesi (ultimi due sono destinate a produrre Tagete, un bianco incredibile per il territorio), ma protagonista indiscusso di questa terra era e rimarra sempre il sangiovese che qui si sviluppa in maniera spettacolare, grazie al terreno minerale  vulcanico del Monte Amiata ed al micro clima incredibile.

English summary. Val d’Orcia is the world’s most beautiful countryside and the UNESCO World Heritage site since 2004. The territory is famous for the landscapes, the thermal springs and the food (remember Pienza cheese?), while its wine industry is still underestimated. Lying between two wine colossus Montalcino e Montepulciano, Orcia DOC needs to find the way to stand out, which is is difficult but not impossible. Thanks to the Orcia Wine Festival every spring huge amount of wine lovers come to Val d’Orcia to try new wines and partecipate in tastings, wine tours, themed dinners and other events. I was lucky to get the last ticket for the wine tour and have visited two local wineries. One of them: Poggio Grande, this is where I met Luca Zamperini and his daughter Giulitta, both very passionate and enthusiasic about their jobs. The wine, in their opinion, is a drink that make us dream and I can assure you, with their Poggio Grande Sesterzo Orcia DOC  (100 % sangiovese, smooth tannins, structure and elegance), dreams become bigger and sweeter. 

more pictures

Francesco e Luca Bracali / Montepeloso Gabbro 2009 / Bracali

L’interior elegante e pulito, l’accoglienza ed il servizio impeccabili, armonia e fusione dei sapori e superba carta dei vini: questo è Bracali, un ristorante con 2 stelle Michelin curato al massimo in ogni dettaglio per far vivere al cliente un’esperienza unica. Così è stato anche per me, una serata veramente da ricordare! Sono lieta di presentarvi questa intervista con Francesco e Luca Bracali, che ci raccontato la storia del ristorante e la loro filosofia .

  • Who: Siamo Francesco e Luca Bracali,  rispettivamente lo chef ed il responsabile della sala del ristorante Bracali a Massa Marittima. Tutto è iniziato a meta degli anni ’80 (1984) nella trattoria di famiglia, la divisione di compiti tra di noi è stata del tutto naturale (Francesco fin da piccolo ama la cucina, e Luca  piace il contatto con la gente ed è un grande appassionato di vino). Nessuno di noi ha delle scuole specifiche alle spalle, corsi o stage, ma abbiamo sempre studiato giorno dopo giorno come poter migliorare questa professione – un percorso abbastanza lungo, tortuoso ma che però ha dato e sta dando anche enormi soddisfazioni portandoci fino a quello che è il ristorante oggi. Il merito è anche dei nostri genitori, siamo nati in una famiglia per cui sedersi a tavola era un momento di riunione e di confronto, un momento importante che meritava rispetto. Noi cerchiamo sempre di trasmettere questi valori essenziali.
  • What’s your wine of the week: (risponde Luca) La costruzione della carta dei vini è iniziata nel 1988, partendo prima da un criterio di aziende locali e via via allargandosi sempre di più  a livello internazionale, inserendo solo vini e produttori che  ho conosciuto personalmente.  Negli ultimi anni più che allargare la carta al livello di etichette (oggi ne ha circa 1800) mi piace verticalizzarla il più possibile. Ovvero proporre certe etichette nel giro di venti-trenta anni per fare apprezzare al cliente la maturazione ottimale di un vino e far conoscere la diversità tra un’annata e l’altra. Questo è un concetto che per me nel ristorante è molto importante e puntiamo tantissimo su questo servizio.  Una delle aziende che abbiamo scelto di verticalizzare e che stimiamo particolarmente è Montepeloso, un’azienda che si trova a Suvereto (LI) nata a meta degli anni 90 e rilevata nel 1998 da un signore svizzero Fabio Chiarelotto.  I suoi vini rispecchiano molto il territorio, Suvereto è una zona molto calda che conferisce ai vini intensità e potenza. Montepeloso Gabbro 2009 è un cabernet sauvignon al 100 %, un vino rustico ma elegante, molto deciso e intenso ma non disturba mai grazie alla sua piacevole freschezza ed equilibrio.
  • Where: (risponde Francesco) Ristorante Bracali a Massa Marittima (GR), siamo partiti con una trattoria tipica toscana. Già dall’inizio sapevo di voler fare a modo mio, con le mie idee e concetti che acquisivo mentre afferravo la professione. E’ stato uno studio soprattutto della materia prima e delle tecniche. Per me la tecnica è una parte fondamentale del piatto anche se l’idea di un piatto non parte mai da questa. Conoscendo la tecnica, le materie prime e sicuramente con una parte di creatività,  si crea un connubio che da l’origine al piatto. La mia cucina la definirei più massimalista che minimalista, uso diversi ingredienti seguendo il concetto di “suddividere per poi riassemblare”, è importante la cessione di ogni singolo ingrediente, in modo che al palato ne siano presenti tutti. Poi, in un secondo momento e giusto capire il percorso armonico e sensoriale che  lo chef ha pensato nell’abbinamento. Questa è la mia tipologia di cucina e la direzione nella quale sto andando sempre più.

 English summary.  Elegant and sober interior, impeccable service, harmonious fusion of tastes and an exceptional wine list. We are in Bracali, Massa Marittima (GR), 2 Michelin star restaurant owned by Francesco and Luca Bracali, the chef and the maitre de salle respectively. With particular attention to details the two brothers offer unforgettable culinary experience to their clients. Both Francesco and Luca have studied their profession by their own, it was a long and tortuous journey that brought a lot of satisfaction as well. Francesco’s cooking concept is a union of ingredients, technique and creativity. He decopmoses the ingredents and tastes and then harmoniously reassemble them in the plate. Whilst Luca’s idea of a perfect wine list is based on wines and producers he knows personally, in 20 years of work he collected about 1800 labels. His priority at the moment is to offer different vintages of certain wine labels from certain producers. One of them is Montepeloso from Suvereto (LI). Montepeloso Gabbro 2009 is a 100 % cabernet sauvignon, an intense and powerful but never intrusive wine thanks to its freshness and balance.

more pictures

Andrea Galanti / Montevertine Le Pergole Torte / Gastronomia Galanti

Adoro Firenze, mi piace scoprirla piano piano, ogni volta una mostra nuova, una piazza diversa, una via ancora inesplorata… Dopo aver visto tutte le mete turistiche la mia storia con questa città sta diventando sempre più interessante perché non smette mai di stupirmi. Anche dal punto di vista enogastronomico Firenze riserva piacevoli sorprese, come quella della Gastronomia Galanti, un locale a gestione famigliare, storico ma comunque al passo con i tempi, si modernizza, si evolve  grazie soprattutto al giovane di famiglia, Andrea Galanti, nonché il Miglior Sommelier d’Italia 2015!

  • Who: Mi chiamo Andrea Galanti, sono laureato in Economia all’Università di Firenze. La mia passione per il vino mi ha spinto di fare un percorso formativo con l’AIS e diventare sommelier, poi nel 2012 ho scoperto il mondo dei concorsi enoici e partecipandoci accrescevo sempre più le mie conoscenze. Il 2015 è stata un’annata di svolta con una vittoria nel campionato toscano, ambasciatore del sangiovese e del soave ed in fine un campionato italiano e la vincita del titolo del Miglior Sommelier d’Italia: una grande soddisfazione che mi ha reso incredibilmente felice. Questi risultati hanno sicuramente contribuito a farmi stringere nuovi contatti e collaborazioni e ad ampliare la già qualificata clientela della Gastronomia Galanti.
  • What’s your wine of the week: i vini che mi stanno più a cuore ed i produttori sono tanti! Uno in particolare è l’azienda Montevertine di Radda in Chianti, forse il territorio più importante e più emozionante di tutto il palcoscenico del Chianti Classico. L’azienda nasce da un’intuizione splendida di Sergio Manetti che realizzando un sangiovese in purezza riscosse fin da subito un successo. L’attività, dopo la scomparsa di Sergio è stata portata avanti in maniera egregia dal figlio Martino e da sua moglie che, insieme ai loro collaboratori, continuano a produrre un sangiovese d’autore che rispetta la storicità e la territorialità. Montevertine Le Pergole Torte è un vino che ha fatto la storia, nasce per la prima volta nel 1977 con l’idea di valorizzare al massimo quello che era il sangiovese di Radda. Esce come IGT perché al tempo non poteva essere classificato come Chianti Classico. Nelle migliori annate ha una potenzialità di invecchiare anche 40 anni, è notevolmente fresco, con tannino delicato ma potente, con il passare del tempo regala note tipiche di sangiovese come terra bagnata, tabacco, cuoio, sensazioni di carne. Veramente entusiasmante!
  • WhereGastronomia Galanti,  nata negli anni ’60 sotto gli eleganti portici di Piazza della Libertà a Firenze. La nostra è un’attività per così dire ibrida: i piatti pronti che vendiamo possono essere consumati all’interno del locale o portati a casa.  Le nostre peculiarità sono i prodotti tipici della cucina fiorentina o comunque toscana e quindi con una grande tradizione di zuppe e minestre, polpettone, galantina di pollo ripiena, alcune specialità di pesce, il mitico impasto di crostini toscani con i fegatini di pollo, il paté di fegato di vitella… Sono tante le specialità che vengano fatte sempre nel rispetto della stagionalità dei prodotti. Da quando sono entrato in azienda,  il negozio è stato ampliato con una fornitissima enoteca che contribuisce ad attirare sempre più gli appassionati dell’enogastronomia di qualità.

English Summary. I am so excited to present you Andrea Galanti, a Florentine, a deli shop owner and a sommelier since 2011. Starting from 2012 Andrea has been trying himself in various sommelier contests and in 2015 finally won the Best Sommelier of Italy title. As you can imagine such kind of achievement open doors to important collaborations and business opportunities. In spite of busy days Andrea found time to meet me in his Gastronomia Galanti shop, family business from 1977. The concept is to sell ready meals to take away or eat straight away. Wide range of Florentine and Tuscan dishes (everyday different), carefully selected wines and friendly Galanti family make this place perfect for a quick lunch or a take away dinner, tasty and authentic as if cooked by your imaginary Italian grandmother. Make sure to visit shop’s website and facebook page to learn about the menu, further wine tastings and other initiatives. I could have had finished my article here but you might be curious to know which is Best Italian Sommelier’s favorite wine… Here it is: Montevertine Le Pergole Torte, Radda in Chianti wine with a great aging potential, strong but elegant tannins and typical sangiovese aromas: wet soil, tobacco, leather and meat.

more pictures