Bernardo Bianchi / Colle Bereto Il Tocco 1988 / Az. Agr. Colle Bereto

Sempre a Radda in Chianti, durante il weekend di Radda nel Bicchiere, ho partecipato alla degustazione delle vecchie annate del Tocco, un vino storico dell’azienda Colle Bereto. In una sala bellissima, sotto i lumi di candela io e altri colleghi sommelier, giornalisti e blogger abbiamo assaggiato la verticale dal 1983 al 1990. Non lo nascondo, è stata la mia prima esperienza nel degustare il vino così tanto invecchiato. Ho finalmente avuto la possibilità di vedere cosa succede dentro la bottiglia con il passare del tempo. Il primo vino proposto aveva la mia età, berlo, dopo 33 anni è stata una grandissima emozione!

  • Who: Mi chiamo Bernardo Bianchi e sono responsabile dell’azienda Collebereto di Radda in Chianti. Seguendo l’esempio di mio nonno, già a 11 anni decisi di diventare un agronomo, amo seguire la vigna e accompagnare l’uva nella sua crescita per poi vedere la sua trasformazione in cantina. Sono nato e cresciuto in Chianti, il vino l’ho sempre vissuto come una consuetudine, ho avuto la possibilità di appassionarmi al mondo del vino e restare nel territorio dove sono cresciuto e che amo profondamente.
  • Wine of the week: Abbiamo assaggiato la verticale del nostro Tocco e Colle Bereto Il Tocco 1988 è uno dei vini che mi ha appassionato di più per la sua eleganza e longevità. Proviene da un vigneto interessante, solo grandi appezzamenti e suoli così complessi (galestro) possano dare dei vini così longevi. Ha dei profumi gradevolissimi di cioccolata, caffè, speziatura interessante ma non invadente. Mi è piaciuto per la dolcezza del suo tannino, la freschezza ed un equilibrio sempre importante. All’epoca il Tocco era Sangiovese in purezza, poi, negli anni 90 il vigneto fu reimpiantato a merlot che anche oggi continua a dare dei vini eleganti, rotondi e longevi.
  • Where: Azienda Collebereto della famiglia Pinsauti. Quando sono arrivato 16 anni fa, c’era da ristrutturare l’azienda e con Franca e Lorenzo Pinsauti passo dopo passo, l’abbiamo portata a come è oggi. Il valore aggiunto è la posizione in cui si trovano i nostri vigneti (in tutto 60 ettari), intorno al borgo abbiamo quest’anfiteatro di vigneti che guardano a sud. L’uva più lontana si porta da 800 metri di distanza per arrivare in cantina nella maniera perfetta. Lavoriamo da tanti anni in modo più naturale possibile e produciamo Chianti Classico, Chianti Classico Riserva, Chiani Classico Gran Selezione, il Cenno e il Tocco che provengono da due singoli vigneti impiantati rispettivamente a pinot nero e merlot, un bianco da chardonnay e pinot bianco e uno spumante metodo classico da pinot nero. In tutto circa 80 mila bottiglie. I nostri clienti principali sono ristorazione e cliente privato. Lavoriamo un po’ in tutto il mondo ma Firenze e Siena sono due zone privilegiate, come sono i nostri locali a Radda in Chianti, Firenze e Tokyo.

English summary. Today I’d love to share with you some pictures and thoughts from one of the most exciting wine tastings I’ve ever partecipated to. It was a month ago, I was invited to the Colle Bereto winery from Radda in Chianti for the vertical old vintage wine tasting. We have tried some vintages from 1983 to 1990, it was my first experience, I couldn’t ever imagine what happens with the wine after being cooped up in the bootle for so many years! Bernardo Bianchi is a manager of the Colle Bereto, in his opinion Colle Bereto Il Tocco 1988 was on of the best samples, still alive, with complex chocolate and coffe flavors and sweet tannins. Back in time Il Tocco was made from 100 % Sangiovese grapes, after 1990 the vineyard was replanted to Merlot and nowadays the wine from this single vineyard has the same elegance, balance and aging potential. 

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Andrea Giorgi / Sampieri – del Fa’ Vinsanto Orcia / Az. Agr. Sampieri – del Fa’

C’è un posticino nel mio cuore completamente dedicato ai vini passiti, hanno una magia in più, avvolgono e scaldano l’anima. I produttori di questo succo prezioso sono persone pazienti e coraggiosi, Andrea Giorgi ne sa qualcosa…

  • Who: Mi chiamo Andrea Giorgi, sono laureato in storia e per tanto tempo mi occupavo degli archivi storici e la produzione scientifica. Circa vent’anni fa sono entrato nell’azienda agricola di famiglia per occuparmi anche del vino.
  • What’s your wine of the week: Sampieri – del Fa’ Vinsanto Orcia, un vino liquoroso, prodotto dall’azienda da molti decenni, tramandando la tradizione e usando sempre le vecchie tecniche. I grappoli di uva trebbiano vengono raccolte e trasportate con molta cura al primo piano della cantina, messi (distribuite) su un letto di canne e lasciati a riposare per 3-4 mesi. La vinificazione e l’invecchiamento avvengono in appositi contenitori di legno, detti “caratelli”, che vengono svuotate dalle produzioni precedenti lasciando il fondo di sedimentazione e poi riempiti con il nuovo mosto. Questo per dare un gusto sempre omogeneo e una struttura molto simile alle produzioni di ciascun anno. Dopo 3-4 anni  vinsanto è pronto, ha la gradazione media tra i 16 e 17 gradi, colore ambrato, i profumi più tosto intensi (frutta secca, mandorle miele), sapore dolce e vellutato. Ha un solo difetto, la produzione è molto piccola (circa 7-8 quintali all’anno), per incrementarla stiamo piantando nuovi vigneti di trebbiano, che nelle nostre zone sta diventando sempre più raro.
  • Where: Azienda Agricola Sampieri – del Fa’, un azienda di famiglia, ereditata dai nonni, nata nel 1958 e situata a San Quirico d’Orcia, con il centro di produzione e  distribuzione in uno dei palazzi più antichi del centro storico della città. Accanto al sopramenzionato vinsanto avviene la produzione dei diversi vini tra cui Orcia Rosso DOC, vino corposo, aromatico, con tanto carattere dovuto all’affinamento nei barriques per 12-18 mesi. Sempre nei dintorni di San Quirico d’Orcia svolgiamo attività agrituristica, per chi ama il contatto con la natura e vuole assaporare la vita rurale.

English summary. Straw wines have conquered my heart long time ago, there is something magical and astonishing about them. I was curious to see how the traditional Tuscan Vinsanto is made so I met Andrea Giorgi, a corageous and a very patient producer of Vinsanto in San Quirico d’Orcia (Siena). Patient because you need 3 to 4 years to get your wine ready and corageous because of the low yields and labor intensive production. The fruit of hard work is always sweet especially when we talk about Sampieri del Fa’ Vinsanto Orcia: characteristic amber colour, honey and dried fruit aromas, sweet but at the same time delecate and velvety taste. Real gratification for both, the producer and the final consumer! 

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Luca e Giulitta Zamperini / Poggio Grande Sesterzo / Az. Agr. Poggio Grande

DOC Orcia è una denominazione rispettivamente giovane e piccola soprattutto se paragonata con i suoi confinanti, Brunello di Montalcino e Nobile di Montepulciano. Difficile competere con vicini così potenti, ma la concorrenza salutare non ha mai fatto male a nessuno ed i produttori di Val d’Orcia lo sanno bene e sanno trarne un vantaggio. Per capirlo basta parteciare all’ Orcia Wine Festival che ogni primavera attira tantissimi appassionati promuovendo la denominazione con numerose iniziative, degustazioni, visite in azienda e cene a tema. Quest’anno anch’io ho colto l’occasione partecipando a questo evento per scoprire i vini della bellissima zona del Val d’Orcia. Iscrivendomi al wine tour, ho visitato due cantine, tra cui Poggio Grande, dove ho conosciuto Luca e Giulitta Zamperini.

  • Who: Sono Luca Zamperinini, la nostra famiglia gestisce l’azienda agricola da cinque generazioni, è un lavoro che richiede tanto impegno e sacrificio. Ho fatto di tutto per scappare da quell’ambiente ed occuparmi di altro e ci sono voluti ben 23 anni per  ritrovare quei valori che, se da giovane non apprezzavo, oggi non ne posso fare a meno. Sentivo proprio la mancanza delle mia terra e sono tornato anche per la passione del vino. Ho iniziato questa avventura per gioco che presto è diventato un lavoro vero e proprio. Credetemi, non c’è niente di più bello per un produttore, alla fine di tutti i lavori svolti in vigna ed in cantina, mettersi davanti ad un bicchiere ed a occhi chiusi sentire le emozioni che regala il tuo vino. E’ un prodotto vivo, va seguito e accompagnato in tutte le fasi della sua evoluzione, e per questo, fortunatamente c’è il prezioso aiuto di mia figlia Giulitta, il futuro dell’azienda.
  • What’s your wine of the week: Poggio Grande Sesterzo Orcia Rosso DOC è il nostro vino di punta, un sangiovese in purezza. Per produrlo viene raccolta l’uva migliore dai vigneti con l’esposizione più favorevole. Affinato 24 mesi nei botti di rovere francese, con profumi tipici del sangiovese e tannini precisi che lasciano una piacevole morbidezza al palato. Al di là delle caratteristiche tecniche, il vino ci da comunicazione, confronto con gli altri e deve essere capace di farci emozionare e sognare, Sesterzo è un vino creato con questo scopo.
  • Where: Siamo nell’Azienda Agricola Poggio Grande in Castiglione d’Orcia, uno dei cinque comuni che compongono la Val d’Orcia, patrimonio dell’ Unesco dal 2004. Ci troviamo a 480 m.slm., tutti crinali della collina sono impiantati a vigna, che io uso chiamare “l’arlecchino,” perchè a secondo della tipologia del terreno sono state piantate diversi varietà di vitigni: syrah, cabernet sauvignon, merlot e alcuni vitigni bianchi francesi (ultimi due sono destinate a produrre Tagete, un bianco incredibile per il territorio), ma protagonista indiscusso di questa terra era e rimarra sempre il sangiovese che qui si sviluppa in maniera spettacolare, grazie al terreno minerale  vulcanico del Monte Amiata ed al micro clima incredibile.

English summary. Val d’Orcia is the world’s most beautiful countryside and the UNESCO World Heritage site since 2004. The territory is famous for the landscapes, the thermal springs and the food (remember Pienza cheese?), while its wine industry is still underestimated. Lying between two wine colossus Montalcino e Montepulciano, Orcia DOC needs to find the way to stand out, which is is difficult but not impossible. Thanks to the Orcia Wine Festival every spring huge amount of wine lovers come to Val d’Orcia to try new wines and partecipate in tastings, wine tours, themed dinners and other events. I was lucky to get the last ticket for the wine tour and have visited two local wineries. One of them: Poggio Grande, this is where I met Luca Zamperini and his daughter Giulitta, both very passionate and enthusiasic about their jobs. The wine, in their opinion, is a drink that make us dream and I can assure you, with their Poggio Grande Sesterzo Orcia DOC  (100 % sangiovese, smooth tannins, structure and elegance), dreams become bigger and sweeter. 

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Marina Kositsina / Poderi Sanguineto I e II Rosso di Montepulciano / Bar Osteria Pit Stop

Primavera è un ottimo momento per passare i weekend esplorando le città e i borghi d’Italia. La Toscana in questo senso è un cofanetto di gemme preziose e Montepulciano è tra le mete più suggestive. Fondata dagli etruschi, dominata dai romani e poi dai senesi nel Medioevo e dai fiorentini nel Rinascimento. La viticoltura da sempre ha fatto parte fondamentale del patrimonio culturale della città, a testimoniarlo, alcune storiche cantine sotterranee collocate dentro le vecchie mura. Le mie visite a Montepulciano finiscono sempre al Bar Osteria Pit Stop che in pochissimo tempo, dopo il cambio di gestione, è diventato un punto di riferimento. Marina, la proprietaria del posto è un altro esempio  di come una semplice curiosità e la voglia di capire il vino può cambiare la vita.

  • Who: Sono Marina Kositsina, nata in Russia e da 15 anni abito in Italia. Vivendo a Roma durante i weekend con mio marito assaporavamo in moto la bellezza incontaminata della Toscana. Ci siamo innamorati subito della zona e abbiamo deciso di trasferirsi. Non indifferente nella decisione è stata anche la mia passione e curiosità per il vino diplomandomi sommelier presso l’Accademia Internazionale Enogastronomi Somelliers di Roma. Qua in Toscana mi sono ritrovata ad avere nel  raggio di 30 km almeno 70 aziende vitivinicole e a quel punto ho capito che la mia storia con la musica (sono musicista diplomata al conservatorio) era finita ed iniziata quella con il vino. Mi sono diplomata anche all’Associazione Italiana Sommelier (AIS) facendo esperienze presso aziende vitivinicole locali, ho creato un blog che parla della grande passione per il vino e ora gestisco il mio proprio locale Bar Osteria Pit Stop.
  • What’s your wine of the week: Siamo nei pressi di Montepulciano in una delle zone di DOCG e DOC italiani più importanti, Rosso di Montepulciano e Vino Nobile di Montepulciano. L’azienda che mi sta più a cuore è Poderi Sanguineto I e II. La produttrice, Dora Forsoni è una donna fantastica che da almeno 40 anni vive in vigna e porta avanti l’azienda ereditata dal padre. I vigneti sono molto vecchi e curatissimi, in cantina la vinificazione avviene in maniera tradizionale  con uso di botti grandi di rovere e di Slavonia, l’affinamento è più lungo rispetto ad altri produttori. Tutto questo per ottenere classico Vino Nobile di Montepulciano. Particolare cura è dedicata anche alla produzione del Poderi Sanguineto I e II Rosso di Montepulciano DOC. Il vino per me è una bevanda da tutti giorni e questo è un ottimo vino per seguire  questa mia filosofia.
  • Where: Bar Osteria Pit Stop, saputo della possibilità di poterlo prendere in gestione, abbiamo riunito la famiglia di mio marito ed iniziato questa nuova avventura. Amiamo tutti la buona cucina, mio suocero, romano DOC  è un ottimo cuoco, io sono sommelier, i conti quadravano e abbiamo deciso di provarci. La nostra cucina è tradizionale toscana con un accento romano, come pasta all’amatriciana, alla gricia, pici cacio e pepe, coda alla vaccinara. Eravamo indecisi di inserire questi piatti nel menu, ma alla fine sono quelli che piacciono di più e gli stessi locali vengono da noi per mangiare qualcosa di diverso.

English summary. Spring is a perfect moment to travel across Italy and explore its countryside and its small  towns, villages, hills and vineyards. Tuscany in this sense can be compared to a casket full of treasures and Montepulciano is one of the most suggestive locations. If you are around Montepulciano someday and look for a restaurant off touristic route please consider Bar Osteria Pit Stop few kilometers away from the center. This family managed restaurant proposes Tuscan menu with a roman fusion, so next to the traditional homemade pasta and Chianina stake you will find pasta all’amatriciana, pici cacio e pepe, coda alla vaccinara and other dishes cooked by a roman chef. Marina the co-owner and a sommelier of the place have selected the most traditional and terroir oriented wines from the local producers. The wine she is completely in love with is Poderi Sanguineto i e II Rosso di Montepulciano DOC. “Wine is an everyday pleasure and shouldn’t be saved for only special occasions, Rosso di Montepulciano  suits this philosophy 100 %”.

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Riccardo Talenti / Talenti Brunello di Montalcino 2011 / Benvenuto Brunello 2016

Ricordo bene la prima esperienza al Benvenuto Brunello, era esattamente un anno fa, il giorno prima del mio esame finale AIS. Immaginate che ansia? Conoscendo pochissimi produttori e non avendo una base di paragone, mi sono un pochino confusa già dopo il quinto assaggio, ma almeno una cosa mi era chiara: il 2010 era un vino troppo presto da bere e apprezzare al massimo, come un diamante grezzo che deve essere tagliato e lucidato, quel vino aveva bisogno di passare qualche anno in bottiglia. Il 2011 invece è differente, ed è bello notare queste differenze, è caldo, avvolgente e pronto (!!!), pronto per goderlo quasi da subito. Parola di Riccardo Talenti.

  •  Who: Sono Riccardo Talenti dell’ Azienda Agricola Talenti, situata in Sant’Angelo in Colle nel versante sud di Montalcino. Fondata nel 1981 da mio nonno Pierluigi Talenti, oggi si estende per una superficie di 40 Ha tra cui 21 vitati e produce circa 100.000 bottiglie all’anno. La mia prima vendemmia in azienda è stata nel 1999, una partenza fortunata essendo stata una bellissima annata. I nostri vini sono  Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino, Brunello di Montalcino Riserva e due vini IGT: Trefolo a base di sangiovese, syrah e canaiolo e Rispollo, un blend di  cabernet, merlot e petit verdot.
  • What’your wine of the week: Talenti Brunello di Montalcino Trentennale 2011, il vino che festeggia i primi 30 anni di produzione. Ha fatto un invecchiamento di 30 mesi: 60 % in tonneau francese  da 500 litri e 40% in botti di Slavonia di media pezzatura dai 15 ai 20 ettolitri. 2011 è stata un’annata molto calda, quindi il vino è marcato da una forte alcolicità ma nello stesso tempo supportata da una buona acidità e tannini molto dolci e maturi, quindi già pronto da bere.  Si presume un vino di medio-lungo invecchiamento. Potrebbe andare avanti nel tempo per 10-15 anni.
  • Where: Benvenuto Brunello è una manifestazione che ha trovato finalmente la sua collocazione definitiva negli spazi recuperati di un vecchio convento. Un evento organizzato dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino che quest’anno festeggia il 50° anniversario del riconoscimento della DOC al Brunello di Montalcino, una data storica e importante per la città e per lo sviluppo del brand di Brunello nel mondo.  Nell’arco di 4 giorni (10-22 Febbraio) i produttori hanno presentato Brunello di Montalcino 2011, Brunello di Montalcino Riserva del 2010 e Rosso di Montalcino 2014, mentre il consorzio ha annunciato l’assegnazione di 5 stelle all’ultima vendemmia 2015 – bellissima notizia per concludere la settimana delle Anteprime Toscane.

English summary. Last weekend, (19-22 February 2016) the Benvenuto Brunello event has concluded the Anteprime Toscane, 10 days of Tuscan wine marathon exhibition held each year to present new wines to the market. During the official opening ceremony the maximum rate of 5 stars was assigned to the 2015 vintage, meanwhile the producers presented Brunello di Montalcino 2011, Brunello di Montalcino Riserva 2010 and Rosso di Montalcino 2014: 5, 4 and 3 star vintages respectively. I have tasted a lot of beautiful wines and met their producers in person, but I had to choose only one for my interview and I thought Riccardo Talenti from Talenti winery would be the right one as they just released Talenti Brunello di Montalcino Trentennale 2011 celebrating its 30th vintage (30 years from being released for the first time). It is a full-bodied and ready to drink wine as the tannins are already ripe and soft, but you still could keep it 10-15 years in your cellar if you can resist.

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Simone Abram / Il Macchione Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2009 / Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2016

Finalmente è arrivato il periodo delle Anteprime Toscane, un momento intenso per i produttori e gli operatori del settore. Un duro lavoro, anche se potrebbe non sembrare tale, ma anche un’occasione per incontrare clienti e colleghi, creare nuovi contatti, conoscere personalmente i produttori ed assaggiare (in primis e per primi!!!) le nuove annate. Nell’occasione dell’anteprima del Vino Nobile di Montepulciano e del suo 50° anniversario DOC,  certamente non poteva mancare un’intervista con uno dei produttori:

  • Who: Sono Simone Abram e insieme alla mia famiglia portiamo avanti una piccola produzione di vino Nobile di Montepulciano. Siamo di origine trentina, nel 2005 ci siamo trasferiti in Toscana e abbiamo fondato l’azienda Podere Il Macchione. Da quel momento è iniziata la nostra avventura con il sangiovese. Siamo artigiani del vino, il nostro prodotto lo costruiamo in campagna, prendiamo quello che ci da la natura con l’obbiettivo di produrre un vino naturale, vivo, con propria identità e carattere. I nostri vini sono prodotti al 100 % da uva Sangiovese, un vitigno marcato dal tannino potente e acidità alta, che da i vini longevi, profumati e persistenti. 
  • What’s your wine of the week: sono follemente innamorato di Podere Il Macchione Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2009, un’annata da ricordare che con il passare del tempo dimostra di evolversi in modo interessante. Per produrlo selezioniamo le migliori uve di un vigneto collocato nella parte collinare più alta dell’azienda. Il vino viene invecchiato nei tonneau francesi da 500 litri di secondo e terzo passaggio, lavorato in riduzione, travasato meno possibile, con aggiunta minima di solforosi. La scelta aziendale di affinamento lungo 40 mesi ci porta grandi soddisfazioni. Dopo l’imbottigliamento diamo la possibilità al vino di ambientarsi e armonizzarsi ancora. Ed eccoci qua dopo quasi 7 anni di pazienza abbiamo un vino che al naso manifesta i profumi di frutta matura, note floreali e speziate. In bocca è morbido, elegante con freschezza incredibile e tannino finalmente domato.
  • Where: Splendida Fortezza di Montepulciano, luogo storico della città che continua di vivere ed attirare la gente con eventi importanti come Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, organizzata e promossa dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Quest’anno (13-14-15 febbraio), 44 produttori hanno presentato il Nobile 2013 e la Riserva 2012, annate da 4 e 5 stelle rispettivamente. Anche all’ultima vendemmia 2015, la commissione di degustazione ha assegnato al primo DOCG italiano (dal 1980) il massimo punteggio 5 stelle.

English summary. It’s Tuscan Anteprima’s time finally! An intence week for those who work in the wine business but also a great opportunity to meet collegues, like minded enthusiasts, producers and be one of the first people to taste new, just released vintages. Last weekend (13-14-15 February) during Anteprima di Vino Nobile di Montepulciano 2016 44 producers presented  Vino Nobile di Montepulciano 2013 and Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2012, rated 4 (excellent) and 5 (outstanding) stars respectively. According to the production regulation, Vino Nobile di Montepulciano must contain at least 70 % of Sangiovese and undergo an aging period of at least two years. Podere il Macchione produces 100% Sangiovese wine and ages it two years longer than requested. Simone Abram, the winemaker explaines why: “Sangiovese is a grape that tend to exhibit high acid and firm tannins, if you don’t blend it with other grape variaties you better get some more patience because it needs more time to equilibrate”. Their Vino Nobile di Montepulciano 2009, after 40 month in french oak tonneau and 3,5 years in the bottle, is rich in ripen fruit aromas, floral and spicy notes, it is rounded and elegant, the tannins are tamed but the accidity is stll surprisingly vivid. The stock of this vintage is nearly finished, you’d betted hurry up!

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Andrea Gori / Monteraponi Chianti Classico Riserva Baron’ Ugo / Trattoria da Burde

Sono finalmente riuscita a visitare la storica Trattoria da Burde a Firenze e conoscere di persona Andrea Gori, “sommelier digitale”, organizzatore del God Save the Wine festival, ambasciatore italiano dello Champagne nel 2011 e soprattutto instancabile entusiasta e appassionato di vino. Finito di scrivere questo post chiederò ad Andrea di inserirmi nella lista di attesa per partecipare ad una delle serate a tema che, ogni venerdì all’ora di cena, organizza con il fratello nella Trattoria. Famose  sono le serate “bistecca e Champagne” e ” Sassicaia e Cinghiale”. Sono molto curiosa! Sarà sicuramente un divertimento!

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  • Who: Andrea Gori, nato a Firenze in una famiglia di ristoratori. Biologo di professione, a trent’anni decisi di occuparmi della gestione della cantina nel ristorante di famiglia Trattoria da Burde. Finito il corso di sommelier, ho cominciato a scrivere sul vino, probabilmente sono stato uno tra i primi a farlo sul web (www.vinodaburde.com) e questo mi ha permesso di diventare un giornalista,  consulente marketing per alcune aziende ed organizzatore di eventi legati chiaramente al mondo del vino.
  • What’s your wine of the week: Nel nostro ristorante abbiamo circa sessanta etichette di Chianti Classico, è uno dei vini preferiti essendo fresco, immediato, profumato e ben abbinabile alla cucina toscana. Molti produttori hanno dimostrato che il Sangiovese del Chianti Classico non è una semplice imitazione del Brunello di Montalcino, ma un vino con una bella struttura e proprio carattere. Un’azienda che piace particolarmente è Monteraponi,  si trova in Radda in Chianti, ad una quota di 470 metri s.l.m.. Monteraponi Chianti Classico Riserva Baron’ Ugo è un vino minerale che ha forza ma anche eleganza. Un Chianti Classico non banale specialmente nelle annate 2006 2007, 2009. Il 2012 è stata un annata molto secca e strana, il vino Baron’Ugo 2012 che esce fra un po’, sarà particolare, completamente diverso, una vera dimostrazione che ogni anno il vigneto esprime la propria personalità. Noi intenditori oltre al gusto standard, cerchiamo e apprezziamo proprio queste particolarità.
  • Where: Trattoria da Burde, nata nel 1901 in una zona periferica di Firenze piena di fabbriche e industrie. Le persone all’epoca faticavano e a pranzo mangiavano tanto. Anche oggi noi continuiamo la tradizione e serviamo pranzi completi. Mi piace questa atmosfera di lavoro, mettiamo a tavola tutti: dal muratore al manager, tutti all’insegna del grande gusto e della qualità. In cucina abbiamo mio fratello Paolo, socio di Alleanza Slow Food, grande appassionato di cucina toscana, ricercatore di vecchie ricette ed ingredienti dimenticati. La carta dei vini, specializzata sulla Toscana e Champagne, riesce a soddisfare tutte le esigenze.

English summary. Andrea Gori is a sommelier, blogger, journalist, God Save the Wine festival organizer and above all tireless wine enthusiast. Together with his brother Paolo he runs The Historic Florentine Restaurant Trattoria da Burde. Authentic Tuscan menu, impressive wine list (only Tuscany and Champagne) and vintage interior decoration make this place special and worth visiting. The wine that goes well with tuscan cuisine is obviously Chianti Classico! One of the favorites is Monteraponi Chianti Classico Riserva Baron’ Ugo, full bodied, elegant wine that expresses the territory of Chianti Classico in the best way.

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Tarrah MacPherson / Castello Banfi Brunello di Montalcino 2010 / L’Enoteca Banfi

Qualche volta conoscenze casuali si trasformano in amicizia. Così è capitato con Tarrah: l’abbiamo incontrata in aereo ed è scattato subito un feeling. Tarrah è una sommelier, un amante del cibo e del vino italiano. E’ stata ospite a casa nostra, abbiamo girato cantine e ristoranti, cucinato e mangiato insieme ed alla fine abbiamo fatto anche un intervista per il mio blog.

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  • Who: Mi chiamo Tarra MacPherson, sono canadese. Sono in Italia per vacanza e  alla scoperta di nuove esperienze, adoro il cibo ed il vino italiano. Sono ragioniera ma la vita mi ha portato in Inghilterra, la capitale mondiale dell’industria del vino e da lì è partito tutto. Tornata in Canada, sono diventata sommelier certificato e ho lavorato negli alberghi e ristoranti per quasi 15 anni. Gli ultili due anni ho gestito gli affari per Summerhill Pyramd Winery, la più grande cantina produttrice di vino organico in Canada. Credo fortemente che la natura e l’uomo devono lavorare insieme, dobbiamo proteggere il nostro pianeta, essere più “environment-friendly”.
  • Wine of the week: Dopo aver visitato la cantina di Castello Banfi ci siamo fermati all’enoteca per la degustazione. Tra le varie proposte abbiamo scelto un classico set: Rosso di Montalcino 2014, Brunello di Montalcino 2010 e Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2005 per confrontare tre espressioni di sangiovese. Non sempre durante le degustazioni c’è la possibilità di assaggiare un vino invecchiato 10 anni ed  ho apprezzato questa possibilità.  Il mio preferito tra i tre è Castello Banfi Brunello di Montalcino 2010, che è in commercio da quasi un anno, quindi ha subito due anni di affinamento in bottiglia. E’ un sangiovese molto caratteristico, affinato in stile tradizionale. Preferisco i vini come questo – basati sul terroir, quando il lavoro in vigna conta più del lavoro in cantina. In Nord America molto spesso le degustazioni avvengono molto velocemente, la quantità del vino nel bicchiere non permette di valutare bene le caratteristiche organolettiche del vino. Qua invece la degustazione può trasformarsi in un aperitivo accompagnato dai tipici salumi e formaggi,  un momento di relax dopo una lunga giornata.
  • Where: Molto probabilmente Castello Banfi è la più grande cantina dove io sono mai stata. Incredibile è la produzione di bottiglie all’anno: sono 10.000.000! In Canada abbiamo quasi 500 cantine e credo che non c’è ne sia una più grande di Banfi. La cantina è grande come lo è la loro reputazione: Banfi è molto popolare in Nord America. Non mi sorprende la quantità di persone che viene a visitare Catsello Banfi,  non solo per degustare i vini nella bellissima Enoteca Banfi, ma per immergersi in un contesto antico e pieno di magia come il bellissimo castello, ed allo stesso tempo moderno  come la cantina con soluzioni tecnologiche all’avanguardia .

English summary. Sometimes people you meet accidentally end up becoming really good friends. You find one thing in common and there is a click. Guess what was the common thing? The wine of course! Tarrah MacPherson is Canadian, her first trade is accountant but at some point she fell in love with the wine business, became a certified sommelier and has working experience in this industry for almost 15 years now. For the past two years she had been working at Summerhill Pyramid Winery, the largest organic winery in Canada. She is traveling through Italy right now and we had her as a guest at our house last weekend. I knew Castello Banfi winery is very famous in North America so I booked us in for a visit. Tarrah was amazed by the beautiful medieval castle, the sheer size of the facility, and found the hybrid stainless steel and wooden fermentation tanks very interesting.  After visiting the winery we had a tasting in the beautiful wine shop Enoteca Banfi, we tried three expressions of Sangiovese, the Montalcino’s flagship wines: Rosso di Montalcino 2014, Brunello di Montalcino 2010, Brunello di Montalcino Poggio alle Mura 2005. Tarrah’s favorite is the second one: Castello Banfi Brunello di Montalcino 2010, very characteristic Sangiovese wine, traditional style, based on the terroir and made to celebrate the grape. At the end of the day it was nice to sit down, relax, have a glass of wine and enjoy the beautiful room of Enoteca Banfi.

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Palazzesi Emilio / Olio extravergine di oliva Toscano I.G.P. / Az. Agr. La Caprareccia

Nel 2016 auguro a tutti di sognare in grande, di credere un po’ di più in se stessi, giorno dopo giorno provare cose nuove e qualche volta fare delle eccezioni. Eccezione è anche il mio primo post dell’anno. Oggi Emilio Palazzesi ci racconta della sua passione per l’olio extra vergine d’oliva.

  • Who: Mi chiamo Palazzesi Emilio, sono olivicoltore per passione e proprietario dell’Azienda Agraria La Caprareccia. Per tanti anni sono stato un imprenditore nel settore edile e la campagna è stata sempre una valvola di sfogo, un diversivo dal lavoro ed una fonte di energia. Non è solo un hobby ma una  costante ricerca dell’eccellenza e del meglio che la natura  può dare .
  • Wine…oops…OIL of the week: Il nostro olio è un frutto di olive sane, raccolte nella giusta maturazione e lavorate immediatamente nei termini di 24 ore dalla raccolta. La frantumazione avviene nel frantoio di proprietà, dopo di che, l’olio non viene filtrato ma decantato per preservare intatti tutti gli aromi, infatti durante il processo di decantazione le particelle del frutto continuano a restituire all’olio le sostanze aromatiche. 2015 è stata un’annata molto favorevole, abbiamo un olio di un’ottima qualità certificato I.G.P. Toscana. L’olio che rispecchia il territorio con la propria personalità e carattere. Il gusto è delicato con un pizzico di amaro, ideale per condire a crudo fare pinzimoni, bruschette, insalate ma anche in cucina per dare un tocco in più ai piatti. Quest’anno rivisiteremo il concetto marketing, inserendo la nuova etichetta ed un nuovo packaging.
  • Where:  Azienda Agraria La Caprareccia è un’azienda storica di famiglia, sita nel territorio adiacente al paese di Batignano (GR). L’attività è rappresentata dalla gestione del suo patrimonio olivicolo. I terreni misti a rocce di natura calcarea cavernosa garantiscono alle piante ultra secolari, leccino e frantoiano, un ambiante ideale  mantenendo viva la vegetazione anche nei periodi climaticamente più sfavorevoli. Da un punto di vista geografico le piantagioni beneficiano della protezione dei rilievi boscosi circostanti che creano barriere  naturali ad eventi climatici sempre più spesso dannosi. Nel rispetto ed in collaborazione con la natura creiamo un olio extra vergine di oliva in produzione limitata di altissima qualità per chi apprezza la genuinità ed i sapori tradizionali toscani.

English summary. Hey there! I wish you all happy new year full of joy and new adventures, never be afraid of making your own rules and live life to the fullest. My first post of the year is a little different as well, a bit of an exception. Let’s put wine the the side and talk about another fine product of Italy, olive oil! Emilio Palazzesi is a passionate olive oil producer. His agricultural company Az. Agr. La Caprareccia has always been an escape from stress and a source of personal energy. In spite of summer heat, 2015 has been a good year for live oil: the quality and organoleptic properties are very high. The brand image of the company is now under modernization so very soon this extra virgin I.G.P. Toscana certified oil will be issued in the new packaging. Press the link below to learn how the quality olive oil is made.

6 rules to produce quality olive oil

Emanuele Modica / Cantine Dei – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Riserva Bossona / Piazza del Vino

Sfogliando una rivista sono stata conquistata da una pubblicità che descriveva un ristorante fiorentino completamente dedicato alla cultura del vino prettamente italiano ma con un’atmosfera tipica newyorchese. La curiosità di questo locale è quella di offrire il servizio di wine storage difficilmente riscontrabile in Italia che da la possibilità di affittare celle per conservare le proprie bottiglie. In più prometteva un menu suddiviso in regioni, con i vini provenienti da tutta Italia. Un concept unico e originale che i wine lovers non possono mancare.

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  • Who: Mi chiamo Emanuele Modica, sono entrato nel mondo del vino 8 anni fa quando è nato questo locale. Lavorando con i produttori e rappresentanti e scaricando infinite scatole di vini al giorno, ho iniziato di conoscere le etichette e degustare i vini uno per uno. E’ un mondo affascinante, vedo tutte le sere come una bottiglia di vino può cambiare la serata ai nostri clienti, come un primo incontro può trasformarsi in qualcosa più grande e più promettente. Il bello del nostro lavoro e sapere proporre il vino adatto ad ogni occasione.
  • What’s your wine of the week: Offriamo ai nostri clienti una possibilità di  stabilire un contatto diretto con i produttori, spesso gli incontri e le degustazioni guidate avvengono presso il nostro locale e qualche volta organizziamo delle uscite in piccoli gruppi per andare a visitare le cantine. Qualche mese fa abbiamo visitato Cantine Dei – una delle cantine più belle che abbia mai visto. Il fondatore di questa azienda è un noto estrattore di travertino e quindi la cantina è fatta di questa pietra bellissima. I loro vini sono uno più buono dell’altro. Io ho scelto il loro vino d’eccellenza  – Cantine Dei – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Riserva Bossona – 100 % sangiovese, 36 mesi di affinamento in tonneau e 12 in bottiglia, un vino che richiama il territorio. La “Bossona” è un vigneto  di circa 3 ettari, la produzione è molto piccola per questo vino di grande impatto. Se porto a casa una bottiglia di vino, 9 su 10 porto questa.
  • Where: Ristorante Piazza del Vino è nato per volere di due soci che hanno diversi ristoranti a Firenze. Questo ristorante tappezzato da migliaia di bottiglie oltre a dare al locale un look originale, funge anche da deposito e centro di distribuzione per gli altri ristoranti. Con l’intento di creare  un ambiente moderno, i locali che ospitavano la vecchia mensa universitaria, sono stati trasformati in modo tale da mettere in completa evidenza le circa 35000  bottiglie. La carta dei vini è costantemente aggiornata comprendendo comunque circa 1000 etichette e 200 produttori. Per la maggior parte lavoriamo con vini italiani e anche la cucina propone piatti tipici di varie regioni d’Italia.

English summary. I couldn’t miss the Piazza del Vino restaurant  because of it’s original concept, interior decor, choice of regional italian wines and food. Emanuele Modica, a manager of the place, revealed it’s favorite wine: Cantine Dei – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. Riserva Bossona – 100 % Sangiovese, refined 36 months  in tonneaux and for 12 month in the bottle. Bossona is a cru, a small vineyard where the grapes for this wine are coming from. A real gem of the land of Montepulciano.

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