Julie Simard / Henri de Villamont Chambolle Musigny 1er Cru Les Baudes 2010 / Henri de Villamont

Esattamente due anni fa ho avuto la fortuna di partecipare a Les Grands Jours de Bourgogne, un evento biennale che in 5 giorni riesce a raccontare il patrimonio vitivinicolo dell’intera Borgogna. E’stata un’esperienza fantastica, ogni giorno facevo una tappa diversa per scoprire varie zone e denominazioni, clos e climats, e tra degustazioni ufficiali la cosa più bella è stata visitare le cantine. Una di queste è Henri de Villamont dove ho conosciuto Julie che dopo tutto questo tempo si è ricordata di me ed è stata gentilissima di rispondere alle tre domande di wineterview. Anche se quest’anno seguo Les Grands Jours de Bourgogne da casa, per un momento mi sono immaginata di trovarmi lì, in quella terra che nonostante la fama e la reputazione mi ha colpito con la sua elegante modestia e semplicità.

  • Who: Mi chiamo Julie Simard, sono nata a Beaune in Borgogna 27 anni fa. Dopo aver vissuto per un po’ all’estero, sono tornata nella mia regione nativa per finire gli studi di Commercio Internazionale ed iniziare la mia carriera professionale. La mia passione e curiosità per il vino l’ho avuta da sempre, grazie ai miei genitori e a mio zio che aveva un vigneto a Meursault. E’ stato naturale per me scegliere il mestiere. Lavoro per Henri de Villamont (Savigny les Beaune) da 5 anni e sono responsabile per il mercato Europeo. Adoro il mio lavoro perché è vivo, dinamico e sempre diverso come il vino. Sono amante del vino rosso, anche se nella mia cantina personale tengo di tutto. Mi piace allenare il  palato con diversi vini e vitigni provenienti dai vari paesi.
  • What’s your wine of the week: Ok, se devo sceglierne solo uno mi rimane difficile! Ma eccolo: Chambolle Musigny 1er Cru Les Baudes. Vintage 2010. Chambolle Musigny è un villaggio situato al sud di Digione, tra Gevrey Chambertin e Nuits Saint Georges. Include 155 ettari di vigneti e 24 diversi Premier Cru. Il climat “Les Baudes” si trova al confine con l’appellation Grand Cru di Bonnes Mares, con un suolo molto ricco. Il vigneto Les Baudes ha 45 anni ed è un esempio di eleganza e  finezza. Il colore è abbastanza chiaro, ma al naso è determinato già al primo impatto con profumi profondi di fragola, lampone, violetta e sottobosco. I tannini sono delicati e integrati. Questo vino è come un pizzo: strutturato, pulito ed elegante. Napoleone lo descriveva come un vino che può sedurre ogni donna e penso che avesse ragione. La vinificazione avviene in modo tradizionale, il vino invecchia 18 mesi in botti di rovere francesi (40% nuove). Questo vino non deve necessariamente essere accompagnato con il cibo ma è perfetto con il piccione arrosto o il Brillat Savarin, formaggio morbido e cremoso .
  • Where: rischio di sembrare sciovinista ma a mio parere i vini della Borgogna sono unici essendo la perfetta espressione del terroir e dell’annata. Sono prodotti da un solo vitigno e provengono da zone ben distinte e classificate. Henri de Villamont produce circa 45 vini provenienti dai diversi appellations, da Chablis a Beaujolais, ma il cuore della gamma si trova in Cote de Nuits e Cote de Beaune. I nostri Grand Cru sono Savigny Les Beaune, Chambolle Musigny e Grands Echezeaux. Compriamo uva anche da diversi produttori che selezioniamo attentamente da anno in anno. Oggi giorno l’80% della nostra produzione la esportiamo all’estero.

Today is the last day of Les Grands Jours de Bourgogne, an extremely important wine event held every other year in Burgundy. In five days whole range of Burgundy wines is presented to the wine traders, journalists and sommeliers from all over the world. The number of participants is limited. I was lucky to attend this special event two years ago and taste all the famous appellations, various crus and vintages. I also managed to visit some wineries. Henri de Villamont was one of them and that is where I met Julie, she seemed so involved and passionate about her job, I felt in love with the whole wine industry that day! I didn’t get to Les Grands Jours de Bourgogne this year, but i did ask Julie for a long distance interview, which she kindly accepted.

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